L‘arrivo di un bambino, soprattutto il primo, non porta solo tanta gioia all’interno della famiglia, ma ne stravolge la vita. I momenti di felicità estrema si alternano a quelli in cui sembra che tutto vada a rotoli: problemi con le poppate, notti insonni, urla e pianti che non si sanno decifrare. Chi più, chi meno, ci siamo passati tutti, mamme e papà. Anche i momenti faticosi rimarranno nei ricordi da custodire di un’avventura, quella dell’essere genitori, che non ha pari. Questa è la normalità. Capita, però, come ormai sappiamo tutte, che la malinconia strisciante dei primi giorni da neomamma diventi un buco nero in cui sprofondare, una tenaglia che ci stringe il cuore e che non ci permette di godere dei momenti di felicità con il nostro piccolo e con la nostra famiglia. E’ la depressione post partum.

Non è una fisima delle donne, ma una malattia seria. E’ una condizione che non permette alla neo mamma di apprezzare i primi istanti con il proprio bimbo, che toglie al piccolo le prime tenere attenzioni della mamma, che rende i mariti spettatori di un cambiamento della propria compagna che non si sarebbero aspettati e che spesso non sanno gestire.

Della depressione post partum si parla, per fortuna, molto. Anche su Blogmamma abbiamo ampiamente affrontato l’argomento. Ma la famosa “dolce metà”, il compagno della nostra avventura di genitori, il papà, come vive questa situazione? Non se ne parla molto. L’arrivo di un bambino, per quanto molto desiderato, porta già dei cambiamenti forti per un uomo: la propria donna diventa mamma e questo ruolo spesso è preponderante su tutto; si è padre, e quindi responsabile di un bimbo, del suo benessere, della sua crescita. Diventare genitori è tanto bello quanto faticoso, ma se la propria compagna non collabora e ogni giorno che passa sprofonda sempre di più nell’apatia e nel dolore, allora si rischia di essere travolti dalla situazione e di soccombere.

Bismama, che ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire subire la depressione post partum, ha chiesto al suo  Marito Ideale di raccontare a tutti la propria esperienza, perchè anche i papà hanno bisogno di aiuto e sostegno quando le mamme cadono in questa malattia. Andate a leggere questo racconto. Ne resterete stupite come lo sono stata io. C’è tutto dentro: lo sguardo di un marito che conosce la propria moglie, la tigre che combatte, e che improvvisamente la vede diversa, con le lacrime sempre pronte, niente sorrisi e tanti silenzi. Ci sono i tentativi di un uomo che spera di riuscire a venir fuori da una situazione che sa essere pericolosa per tutta la famiglia e che da solo, se ne rende conto, non ci riesce. C’è l’amore di un papà per il proprio figlio, ma in primo luogo per quella moglie così sofferente e così lontana.

Leggere questa testimonianza può aiutare papà e mamme a riconoscere e affrontare insieme questa malattia. Parliamone!

Fonte:

bismama.com

gordonfamilies.org