Quali sono le cause? Le cause non sono ancora completamente chiare e sono verosimilmente multifattoriali. Il problema del pediatra è quello di capire se si tratta di un pianto causato da malattia o di un pianto fisiologico e quindi naturale causato da una semplice colica gassosa per lo più legata al fatto che nei primissimi mesi di vita i piccoli non sono in grado di coordinare la contrazione della muscolatura addominale con il rilassamento anale per ottenere in questo modo una evacuazione volontaria.

Tale coordinazione si acquisisce generalmente intorno all’età di 4 mesi quando nella maggior parte dei casi le coliche si risolvono spontaneamente.

Che caratteristiche ha il pianto che accompagna la colica?
Il pianto si riferisce a un dolore addominale acuto e improvviso, prevalentemente serale, accompagnato da agitazione, arrossamento del volto, addome teso, flessione degli arti inferiori sull’addome.
La diagnosi?
La diagnosi è essenzialmente basata sulla valutazione dei sintomi riferiti dalla mamma unitamente ad un esame obiettivo negativo.  E’ importante conoscere se in famiglia siano presenti disturbi gastrointestinali o intolleranze alimentari, situazioni di stress o un atteggiamento eccessivamente ansioso dei genitori nei confronti del pianto del bambino.
Il  pediatra valuterà la modalità e il tipo di allattamento giudicando se possano essere messe in relazione con la comparsa dei sintomi.
Inoltre il pediatra indagherà sulla presenza di agitazione con rigurgiti, ipersalivazione e risvegli notturni indicativi di RGE.
Durante la visita il pediatra verificherà un corretto accrescimento del peso ed escluderà altre possibili cause di dolore.