Prima è meglio è. Appena dopo il parto è buona regola, ormai applicata in praticamente tutti gli ospedali, favorire il contatto immediato  tra madre e bambino. Se appoggiate il bambino appena nato sul grembo materno, noterete che si calmerà istantaneamente ed in breve tempo comincerà istintivamente a cercare il viso della mamma e cercare di orientarsi sul suo corpo. Se non sembra ancora interessato al seno, rispettate il suoi tempi e godetevi insieme a lui il meritato riposo dopo la fatica del parto. Tuttavia, dopo un poco potreste “invitare” il bambino ponendolo vicino al seno: il suo fiuto percepirà l’odore del colostro e ciò potrebbe indurlo ad aprire la bocca e cercare il capezzolo.

Non è detto che accada subito, non tutti i bambini sono pronti a succhiare subito dopo essere nati. E’ opportuno rimanere vicini infatti almeno per un paio di ore dopo il parto, per rispettare i tempi di tutti e sfruttare appieno questo periodo molto particolare chiamato “post-partum” che appunto dura all’incirca due ore dopo la nascita, nel quale mamma e bebè sono particolarmente ricettivi.

Se volete rivolgere al vostro bambino un invito al seno ancora più esplicito, è consigliabile sfiorare con la punta del capezzolo la sua guancia. Noterete che girerà istintivamente il viso verso il seno aprendo la bocca. E’ bene che il bambino si attacchi correttamente (quando avrà  la bocca bene spalancata), quindi non accelerate inutilmente questo momento. Nel prossimo post, tra una settimana, tratteremo l’attacco corretto. In questa sede, tuttavia, giova sottolineare che è più semplice per il bambino attaccarsi correttamente se non viene sforzato.

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