Il bambino appena nato è un esserino eccezionalmente vispo. Potrebbe non averne l’aria, ma sappiate che tutti i suoi sensi sono all’erta ed il suo cervello (che ha molte più cellule del nostro, portategli rispetto!) è già pronto ad imparare con una velocità che noialtri adulti manco ci sogniamo. Se fosse lasciato sulla pancia, sarebbe in grado di trascinarsi autonomamente fino alla vostra tetta e servirsi da solo (vedete un po’ qui che roba!: http://breastcrawl.org/) . 
 

Non è vero che il neonato non vede: vede a circa 30 centimetri dagli occhi. Se ci pensate bene, è esattamente la distanza che corre tra i vostri occhi e il vostro seno. E’ programmato per guardare voi: e vi assicuro che vi vede (sono stati condotti studi in questo senso)! Se ci ragioniamo un attimo, comprendiamo che, se la nostra specie ha le mammelle posizionate appena sotto gli occhi e circondate dalle braccia, è perché i nostri cuccioli abbisognano principalmente di essere tenuti in braccio e di stabilire il contatto visivo mentre succhiano.

E’ interessante notare che il neonato non riesca e mettere a fuoco oggetti più lontani. Ciò è stato predisposto dalla natura per evitare le interferenze tra la madre e il cucciolo. In ogni caso, il piccolo umano, inerme come è, non avrebbe alcun vantaggio dal visualizzare l’ambiente e i possibili predatori. Invece, la visione del mondo circostante lo distoglierebbe dalla cosa più importante per garantire la propria sopravvivenza: la madre.
 
Il bambino nasce quasi sempre con gli occhi aperti. E’ dimostrato che cerca istintivamente le cose tonde (il viso della madre, le mammelle), e che orienta automaticamente lo sguardo dove sente provenire la voce. Se appoggiate il bambino appena nato sul vostro grembo, vedrete che dopo poco tenderà il volto al vostro viso e al vostro seno. Alcuni bimbi fanno addirittura stupefacenti movimenti con il collo per sollevare il viso verso lo sguardo materno.
 
Il seno, l’abbraccio e lo sguardo sono tre novità assolute per il neonato (fino alla nascita si nutriva attraverso il cordone ed era immerso nell’acqua in un’oscurità quasi totale) eppure l’istinto li guida alla ricerca proprio di questa combinazione: che è il loro nuovissimo modo di intendere “la mamma”, ovvero quella parte di se stessi in cui prima erano contenuti e che invece ora li circonda in un abbraccio.

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