Menopausa precoce, quali sono le cause che la provocano?
Diversamente dall’uomo, che produce gameti durante tutta la vita, la donna nasce con un patrimonio di ovociti finito. Questo infatti diminuisce gradualmente in quantità e qualità nel corso della vita fertile, senza rigenerarsi.
Il dottor Mario Mignini Renzini, Direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia e Responsabile del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato, risponde alle domande più frequenti legate alla menopausa precoce – una patologia relativamente frequente ma sottovalutata – e illustra alcune strategie utili per affrontarla serenamente.
La capacità riproduttiva femminile
La capacità riproduttiva nella donna è un meccanismo complicato sottoposto a invecchiamento.
L’ovaio può essere paragonato ad una “banca” di gameti che alla nascita conta una media di 300mila follicoli primordiali che saranno “reclutati” durante il periodo fertile della donna per ottenere ovociti maturi, i gameti femminili necessari per il concepimento.
Di questi, solo uno per ciclo diventa il follicolo dominante che rilascia l’ovocita. Giunta alla pubertà, la donna dispone in media di 180mila follicoli primordiali e attorno ai 35 anni, in media, di 16mila follicoli primordiali.
La fertilità declina rapidamente dopo i 35 anni.
Quando la riserva ovarica della donna termina, il complesso ciclo ormonale che sostiene la riproduzione si interrompe e subentra la menopausa, di norma tra i 45 e i 55 anni di età, ma nell’1% dei casi può sopraggiungere prima dei 40 anni ed è definita menopausa precoce.
Le cause della menopausa precoce
La menopausa precoce può essere causata da diversi fattori:
- anomalie genetiche,
- interventi chirurgici come l’asportazione delle ovaie o dell’utero,
- terapie farmacologiche quali quelle chemioterapiche,
- malattie croniche,
- infezioni virali e batteriche,
- stili di vita scorretti.
I sintomi
Come diciamo sempre ciascuna donna è differente, così anche i sintomi della menopausa precoce.
Alcune donne, sebbene infertili, sono asintomatiche, altre invece presentano sintomi analoghi a quelli tipici della menopausa naturale, come vampate di calore, sudorazione notturna, sbalzi di umore.
I primi segnali d’allarme di una possibile menopausa precoce sono le irregolarità del ciclo mestruale o la difficoltà a concepire un figlio.
Una diagnosi precoce può essere determinante. Si possono effettuare anamnesi mestruale, esami specifici per i dosaggi ormonali e per la ricerca di markers di riserva ovarica – ormone anti-mulleriano e ormone follicolo-stimolante – nei primi tre giorni del ciclo.
Cinque consigli utili per affrontare la menopausa precoce
- Affiancare la terapia ormonale sostitutiva a rimedi naturali a base di fitoestrogeni e fitoprogestinici, come ad esempio soia, passiflora, salvia, semi di lino, trifoglio rosso;
- Usare integratori alimentari a base di vitamina D e calcio per prevenire l’osteoporosi, magnesio per alleviare l’ansia e la stanchezza e acidi grassi Omega3 contro il colesterolo;
- Seguire una dieta equilibrata: evitare cibi ad alto contenuto di acidi grassi saturi e colesterolo, favorendo invece l’utilizzo di olio extra vergine di oliva ricco in Omega9, protettivi a livello cardiovascolare. Privilegiare il consumo di frutta e verdura, sia fresca che secca, ricca di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti utili per proteggere l’organismo;
- Eliminare il consumo di alcool e il fumo;
- Svolgere attività fisica regolare: aiuta a preservare l’elasticità delle articolazioni, rilassa e favorisce l’ossigenazione del cervello.
In presenza di menopausa precoce, conclamata o sospetta, se la donna desidera una gravidanza è molto importante che si rivolga prontamente a un medico o centro specializzato in medicina della riproduzione.
Fonte: Biogenesi.it