L’ossitocina, così come tutti gli ormoni possono essere considerati la trascrizione biochimica delle nostre emozioni, influenzano i nostri comportamenti e i riflessi corporei.

Sono prodotti dal nostro corpo ma possono essere associati alle pulsioni più profonde del nostro animo.

Ogni ormone ha, per così dire, un “lato fisico” (la reazione sull’organismo) ed un lato emotivo (l’effetto sul cervello e l’istintualità).

Che cos’è l’ossitocina?

L’ossitocina conosciuta anche come l’ormone dell’amore è infatti responsabile dei comportamenti amorosi.

Viene prodotto dall’ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi, e controlla aspetti chiave del sistema sessuale e riproduttivo.

Quali funzioni svolge?

Le due azioni principali dell’ossitocina nel corpo sono favorire:

  • la contrazione dell’utero durante il parto
  • l’allattamento

È abbastanza chiaro, infatti che questo ormone svolga un ruolo fondamentale nella formazione del legame negli animali.

Gli studi delle neuroscienze sottolineano che l’ormone dell’amore sia importante per promuovere la memoria sociale facendoci stabilire delle preferenze da individuo a individuo, già al momento della nascita.

Quando si somministra?

L’ossitocina prodotta naturalmente dall’organismo della donna durante il parto stimola i muscoli uterini a contrarsi e aumenta anche la produzione di prostaglandine, che aumentano ulteriormente le contrazioni.

In alcuni casi, invece, per indurre il travaglio non è sufficiente quella prodotta naturalmente ma l’ormone viene somministrato chimicamente per favorire e accelerare la nascita.

Si usa, infatti nei casi in cui il collo è già dilatato e appianato, così da rinforzare contrazioni già presenti e accelerare i tempi di dilatazione.

La flebo di ossotocina, agisce stimolando le contrazioni e rendendole più efficaci nel processo di dilatazione.

L’effetto collaterale dell’utilizzo dell’ossitocina è che provoca delle contrazioni uterine subito molto forti e ravvicinate tra loro. Ne consegue un travaglio più doloroso.

Per questo è fondamentale il dosaggio, che deve essere attentamente stabilito a seconda delle caratteristiche della donna e lo stato del travaglio, e comporta il monitoraggio continuo dei battiti cardiaci del bambino.

Fonte: YourHormones