La pillola anticoncezionale è tra i contraccettivi più conosciuti ma meno utilizzati.
Secondo un’indagine della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), solo il 16,2% delle donne italiane sceglie la contraccezione ormonale spesso per disinformazione.
Non esistono infatti controindicazioni all’uso della pillola a meno che non vengano individuate e riscontrate dal vostro medico.
La pillola anticoncezionale
La pillola anticoncezionale è un farmaco.
Per assumerla occorre una prescrizione medica. Nello specifico di un ginecologo.
Negli ultimi anni il dosaggio degli ormoni presenti nella pillola ha permesso di eliminarne molti degli effetti indesiderati.
Quali ormoni sono presenti nella pillola?
Nella pillola anticoncezionale ci sono due tipi di ormoni:
- l’estrogeno
- il progestinico
Si tratta di due ormoni simili agli ormoni normalmente prodotti dalla donna, che regolano tutta l’attività del suo apparato genitale.
La pillola va assunta ogni giorno per impedire l’ovulazione, cioè il rilascio dell’ovulo da parte delle ovaie.
La pillola provoca inoltre cambiamenti nelle mucose uterine e nel muco cervicale, che impediscono agli spermatozoi di fecondare l’ovulo.
Differenti tipologie di pillola
Sono in commercio diversi tipi di contraccettivi orali.
La pillola va scelta sulla base delle proprie esigenze e ovviamente secondo il parere del proprio medico.
Pillola a ciclo esteso
Tra le novità contraccettive c’è la pillola a ciclo esteso, che comprende 12 settimane di pillola contenente ormoni (attiva) e una settimana di pillola inattiva, cioè senza ormoni.
Questa tipologia di pillola viene venduta in un’unica confezione in cui si trovano 91 compresse: 84 con estrogeno e progestinico e 7 contenenti solo estrogeno.
Proprio questo ultimo componente, assunto in forma esclusiva nella settimana finale del blister, è responsabile del sanguinamento programmato. Contribuisce alla riduzione dei sintomi da sospensione ormonale. Garantisce il mantenimento della soppressione ovarica.
I vantaggi della pillola estesa
Chi assume regolarmente la pillola a regime esteso:
- ha normalmente solo 4 cicli mestruali anziché i 13 tradizionali;
- il sanguinamento (o spotting) da sospensione o programmato nel corso della monoterapia a base di estrogeno, ha una durata media di soli 3 giorni per ogni ciclo di 91 giorni;
- l’efficacia contraccettiva è invariata rispetto alle pillole tradizionali;
- il dolore associato alla sindrome premestruale è sensibilmente ridotto, in quanto si induce un unico sanguinamento trimestrale;
- la carenza da ferro, correlata a forme di anemia, trova beneficio proprio grazie a perdite mestruali limitate e circoscritte a pochi giorni;
- lo spotting inatteso è circoscritto ai primi tempi di assunzione, andando poi a scomparire progressivamente.
Pillola per chi allatta
La minipillola è conosciuta anche con il nome di pillola progestinica. Nasce per l’allattamento, quando una donna non può assumere estrogeni perchè passerebbero nel latte e di conseguenza al neonato.
Può essere prescritta ed utilizzata dalle donne anche nei mesi successivi al parto perché non dà particolari controindicazioni.
Si tratta di un tipo di pillola contraccettiva che contiene solo progestinico che e quindi perfetta per tutte le neomamme che allattano e vogliono continuare a farlo senza incorrere in gravidanze sgradite.
Le differenze con la combinata sono due: contiene solo progesterone e si assume per 28 giorni di fila, senza interruzioni o placebo.
Pillola combinata classica
Le pillole combinate classiche contengono l’etinilestradiolo, un estrogeno più potente di quello che produce in modo naturale la donna. Le nuove pillole combinate, invece, contengono estradiolo, un estrogeno più debole e simile a quello naturale.
La differenza tra le pillole combinate classiche e quelle di nuova generazione si gioca sulle ore che possono passare se viene dimenticata una compressa e sui potenziali effetti collaterali.
Con l’etinilestradiolo controllo bene i 28 giorni di blister: se una pillola viene dimenticata, mediamente si hanno 24 ore di tempo per prenderla. Essendo però un estrogeno più forte di quello prodotto naturalmente, in alcuni casi si possono avere effetti collaterali come ritenzione idrica, mal di testa, tensione mammaria, aumento di peso.
Pillole multifasiche
Le pillole combinate si possono differenziare anche per fasicità, ovvero per quantità di ormonecontenuto in ogni singola compressa.
Si tratta di un tentativo delle case farmaceutiche di ricalcare esattamente quello che accade in natura. Le donne non secernono la stessa quantità di ormoni tutti i giorni del mese mestruale la pillola classica, monofasica, ha una dose uguale tutti i giorni, le bifasiche separano due dosaggi differenti e le plurifasiche hanno un dosaggio diverso per ogni compressa.
Fonte: il Decalogo della contraccezione della SIC – Società Italiana Contraccezione