D’estate si vive molto di più in mezzo alla natura e sia che si stia in campagna, al mare o in montagna le punture di insetto sono sempre in agguato.
Tra gli insetti più molesti sicuramente ci sono le zanzare. Ma anche api, vespe e calabroni mettono a dura prova la nostra pazienza.
Difendersi dalle punture di insetto non sempre è semplice ma nel caso si fosse punti è utile sapere che cosa fare.
Api, vespe, calabroni e bombi
Tutti questi insetti appartengono alla famiglia degli imenotteri. Hanno tutti un pungiglione collegato ad una piccola sacca di veleno.
Le vespe e i calabroni per la loro conformazione possono pungere più volte mentre le api perdono il pungiglione dopo la puntura.
Generalmente la puntura provoca problemi locali di entità più o meno consistente. Nei soggetti allergici le conseguenze possono essere più gravi.
Sintomi
Dopo la puntura nel punto esatto dove è avvenuta si forma immediatamente una chiazza gonfia rossa e dolente. Il dolore scompare entro 2 ore mentre il gonfiore può aumentare nel corso delle 24 ore. L’infiammazione può durare 48 ore a causa del veleno che contiene sostanze urticanti.
- Quando si è punti da un’ape al centro del rigonfiamento può essere visibile un punto nero, si tratta del pungiglione che va rimosso con una pinzetta disinfettata.
- Se le punture sono numerose si possono avere sintomi come vomito, diarrea, mal di testa e febbre.
- In soggetti ipersensibili si può avere anche uno shock anafilattico.
Cosa fare
Se il bambino manifesta i primi segni di allergia: vampate di calore, difficoltà respiratorie, orticaria è meglio portarlo al pronto soccorso.
Negli altri casi per alleviare il dolore applicate del ghiaccio sulla puntura per almeno 10 minuti oppure applicate dell’olio di lavanda sulla puntura. Potete mettere sulla puntura anche una goccia di ammoniaca anche con le penne che si trovano in commercio.
Zanzare, pappataci, tafani, pulci e cimici
Si tratta di insetti che si nutrono di sangue (ematofagi).
In generale le loro punture si limitano, seppur con molto fastidio a lesioni localizzate e pruriginose.
Sintomi
Nel punto in cui si viene punti dalla zanzara la pelle presenta un pomfo, una chiazza rossa e pruriginosa, più o meno grande a seconda della reattività del bambino.
La puntura dei pappataci è molto dolorosa e può causare una febbre che dura circa 3 giorni e può essere accompagnata da esantema e dolori diffusi.
La puntura dei tafani può essere accompagnata da una pustola mentre quelle di pulci e cimici provocano piccole vescicole.
Cosa fare
Generalmente contro le punture di questi insetti non è necessario fare nulla. Per alleviare il prurito si può usare del ghiaccio per almeno 10 minuti oppure qualche goccia di ammoniaca anche con le penne che si trovano in commercio.
Per prevenire le punture di zanzare ed insetti utilizzate gli spry e le lozioni in commercio applicandole non solo la notte ma anche durante il giorno. Nelle stanze in cui dormono mettete alle finestre le zanzariere o sopra i loro letti e culle.