Il rientro a scuola non sempre è facile, in particolare per quei bambini che dietro alcuni sintomi come mal di testa e mal di pancia celano una vera e propria ansia da prestazione.

Ma come riconoscerla?

Come può un genitore capire se quei piccoli disturbi quotidiani nascondono un malessere più profondo?

Le cause

Il Professor Piero Barbanti, Primario Neurologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma nonché Direttore del Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee e del dolore della struttura romana definisce l’ansia da prestazione nella sua accezione scolastica come un disturbo associato a diverse cause:

  • le aspettative familiari: pensate a quante volte involontariamente carichiamo di pressioni e aspettative i nostri bambini, cercando di renderli come noi o come avremmo voluto essere. Un esempio tipico possono essere frasi come “io alla tua età”, se solo io avessi avuto le opportunità che hai tu” oppure “un tuo brutto voto è un mio fallimento“;
  • le difficoltà oggettive: quando magari un bambino non riesce a stare al passo con il resto della classe, oppure quando frequenta un percorso scolastico poco adatto alle sue inclinazioni (è il caso di ragazzi più grandi che frequentano istituti superiori scelti per seguire i compagni delle medie o le aspirazioni dei genitori);
  • la bassa autostima tipica di quei bambini e ragazzi che attraverso la prestazione scolastica di eccellenza qualificano sé stessi;
  • la scuola: il passaggio da un ciclo di studi all’altro (materna-elementare, elementari-medie, medie-superiori), il cambio di una sezione, il ritmo delle verifiche, l’introduzione della verifica scritta anche di materie un tempo tipicamente orale. Sono tante le ragioni per cui il solo frequentare la scuola possa generare il livello di ansia da prestazione in ogni bambino e ragazzo.

I sintomi

L’ansia da prestazione scolastica partendo dal nostro cervello e quindi dalle nostre emozioni si manifesta in tutto il sistema nervoso vegetativo generando quindi mal di testa, mal di pancia, nausea, vomito, insonnia.

Generalmente l’ansia da prestazione scolastica cresce con l’avanzare dell’età e dell’ordine di studi. Ne sono più colpiti i ragazzi che frequentano le medie e le superiori rispetto a quelli delle materne e primarie.

I picchi maggiori di ansia da prestazione scolastica si verificano a settembre e poi aprile-maggio. Nel primo caso a generare l’ansia è il ritorno a scuola con tutta la sua routine mentre nel secondo caso, la tensione per il risultato finale.

Le cure

L’ansia da prestazione nei bambini e nei ragazzi va affrontata trattandoli come bambini e non come piccoli adulti.

Va coltivata la loro fantasia, eliminate le inutili rigidità degli orari in cui spesso vengono incastrati e soprattutto facilitando i momenti di svago attraverso lo sport inteso come gioco e non come competizione.

Inoltre, anche l’alimentazione ha la sua importanza. Scegliere una dieta sana, varia e equilibrata ma soprattutto non saltare i pasti e cominciare sempre la giornata con una abbondante colazione.