…” Sarà anche una lotteria, ma l’universo mette a posto tutto, alla fine. L’universo si prende cura di tutti i suoi uccellini”

Mi hanno chiesto di leggere Wonder e Il libro di Julian. Ho iniziato decine di volte questa recensione e puntualmente ho cancellato tutto, non perchè non sapessi cosa dire, anzi. Non so da che parte cominciare. Sono talmente belli questi due volumi che non basterebbe una recensione e nello stesso tempo non mi è facile parlarvi di Auggie e di Julian senza anticipare nulla di ciò che accade loro nel corso dei due romanzi.

Wonder e il Libro di Julian sono romanzi per ragazzi, per i nostri figli adolescenti, per la generazione dei selfie e delle foto profilo con la bocca a cuore. Mia figlia sedicenne li ha letti prima di me in tre giorni (in cui non ha fatto nient’altro che leggere): ha riempito la libreria e il suo tumblr di frasi e ha apprezzato oltre alla storia e al messaggio trasmesso, anche il fatto che la musica fosse parte integrante di Wonder e che nella colonna sonora ci fossero anche alcune band molto amate.

Wonder e il Libro di Julian, però, sono un po’ come il Piccolo Principe. Saranno considerati letteratura per ragazzi, ma saremo noi adulti a coglierne le sfumature più intense. Potrei farvi anche io un elenco di frasi sottolineate mentre leggevo e che mi sono rimaste nel cuore, ma vorrei soffermarmi su un aspetto che da mamma mi ha colpito tantissimo.

wonder e il libro di Julian

 

Il libro di Julian e Wonder: due storie a confronto viste da una mamma

Auggie e Julian potrebbero essere uno l’opposto dell’altro ma hanno un aspetto in comune: fanno fatica. Per Auggie la fatica è lasciare il nido accogliente e affrontare il mondo come un agnello al macello, per Julian la fatica consiste nello stare di fronte a una realtà (il viso di Auggie) che fa paura perchè rompe la rassicurante e dorata normalità.

Cosa mi ha colpita? Il ruolo degli adulti in questa storia e in particolare dei genitori nell’accompagnare i ragazzi nella crescita e nell’affrontare le loro fatiche.

Auggie ha una mamma e un papà meravigliosi, che sanno che il bene del figlio non è solo quello di tenerlo ben protetto nell’alveo familiare, togliendogli ogni ostacolo e ogni duro impatto con la gente. I genitori di Auggie lo lanciano verso il mondo, accompagnandolo con tenerezza, soffrendo forse più di lui in alcuni momenti. Soffrono, vengono presi da dubbi, ma sostenuti sempre dalla certezza che nemmeno una disabilità così tremenda come quella di cui soffre Auggie possa essere un limite. Strepitoso è il dialogo tra Auggie e il papà mentre vanno a scuola per la consegna dei diplomi.

“… Io amo la tua faccia, Auggie, in modo assoluto e appassionato…” .

I genitori di Julian sono molto diversi. Sono, purtroppo, l’emblema di tanti genitori di oggi che per  amore tolgono tutti gli ostacoli davanti al cammino dei propri figli. La mamma e il papà di Julian hanno paura della diversità e nell’intento di spianare la strada in salita al proprio figliolo, rischiano di rovinarlo.

 

Altri adulti contribuiscono a far crescere i due protagonisti di questa storia e tutti gli altri ragazzini che gravitano intorno. Dal preside della scuola al signor Browne fino ad arrivare alle nonne di Auggie e di Julian. Tutte queste figure aiutano August, Julian e gli altri ragazzini a crescere

La bellezza del messaggio di Wonder e de Il libro di Julian, infatti, è che tutti noi non siamo determinati dal nostro limite ma siamo molto di più e ci è data la possibilità di cambiare e di crescere (sempre, anche da adulti)

“è stato in quel momento che mi è venuto in mente il mio precetto. L’ho buttato giù in un nanosecondo.

A VOLTE E’ BELLO RICOMINCIARE

Ecco. Perfetto. Mi piaceva.” (da Il libro di Julian)

Auggie è molto di più di quella faccia deforme che il padre ama tanto, Julian è molto di più del proprio errore e lo stesso  vale per tutti gli altri protagonisti della storia (compresa la mamma di Julian), per i nostri figli e per noi. #ioscelgolagentilezza significa proprio questo: andare oltre il proprio limite (o il proprio errore, il proprio peccato) nella certezza di poter ricominciare sempre.

PRECETTO DI GIUGNO DEL SIGNOR BROWNE

Vivi l’oggi e cerca il sole!

(The Polyphonic Spree)

il libro di Julian