Letizia vive a Verona, ha un bambino di 20 mesi ed è una mamma blogger fresca fresca, poiché solo da novembre ha aperto un blog di servizio, il primo in Italia rivolto ai genitori di bambini bilingue: Bilinguepergioco. Dopo aver girovagato per tutta Europa e avere appreso la lingua di ogni luogo dove viveva, Letizia è tornata in Italia alla nascita del suo bambino, che ha deciso di educare bilingue. Partendo dalla sua preziosa esperienza di vita girovaga, il suo blog vuole essere un punto di ritrovo per i genitori che, come lei, stanno educando i figli all’apertura verso nuove culture.
Come mai hai deciso di aprire un blog?
Stavo crescendo il mio bambino bilingue e sapevo di non poterlo fare da sola. Avevo bisogno di offrire al mio bambino una dimensione sociale per l’Inglese e di condividere esperienze con altre famiglie.
Una volta che mi si è chiarita questa esigenza di comunicare, di dare e ricevere, non ho avuto dubbi:
il blog è quello che ci vuole! Così oggi su Bilingue per Gioco famiglie bilingui possono confrontarsi e trovare aiuto per rispondere alle loro domande, a partire dalla più banale: Come si fa a crescere un bambino bilingue?
Ci racconti un po’ la tua esperienza di mamma di un bambino bilingue?
Fantastica. La cosa più meravigliosa è essere mamma, un’esperienza che io vivo con vera gioia e divertimento. Il fatto che il mio bambino sia bilingue aggiunge spessore alla mia esperienza. Mi diverte parlare con lui in una nostra lingua che ci rende un po’ speciali, e che mi permette di trasmettere a lui tutto ciò che io sono e sono stata. Al tempo stesso so che crescerlo bilingue significa aprire i suoi orizzonti, come scriveva Ludwig Wittgenstein “I confini della mia lingua sono i confini del mio universo“. Il mio bambino ha 20 mesi, dice pappa per il cibo ma car per macchina. Capisce tutto sia in Italiano che in Inglese e frequenta regolarmente bambini bilingui in inglese, francese e tedesco. Non male, tenuto conto che non viviamo a New York…
Come è cambiata la tua vita lavorativa da quando sei mamma?
Due anni fa avevo un lavoro interessante e ben pagato, vivevo a Londra in un contesto internazionale, ma spesso trovavo l’ambiente della multinazionale soffocante.
Oggi faccio tutto da sola, da mantenere il blog a organizzare Playgroups. Lavoro quando voglio, non spreco tempo per raggiungere l’ufficio e mi sento privilegiata perché posso fare la mamma. Ma d’altro canto mi manca il team e non ho nessuna sicurezza. Eppure, mai prima d’ora mi sono sentita più motivata, mai ho avuto la sensazione così forte che il mio lavoro sia parte integrale del mio progetto di vita, dia valore alla mia vita, invece di sottrarvi tempo.
Molta di questa energia mi viene proprio dalle persone con cui interagisco, persone che non parlano con me vestendo una loro maschera aziendale, ma mamme e papà che parlano con passione dei propri bambini. Quando mi ringraziano so che Bilingue Per Gioco ha avuto un vero impatto nelle loro vite, che un bambino in più crescerà con gli occhi spalancati sul mondo e le sue infinitamente diverse bellezze. So di aver fatto qualcosa di utile e di bello, e non importa se sono le due di notte, perché questa cosa la voglio portare fino in fondo.